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Il regime di adempimento collaborativo

Il decreto legislativo n. 128/2015 ha introdotto nell’ordinamento un regime di adempimento collaborativo (c.d. cooperative compliance) al fine di promuovere forme di comunicazione e di cooperazione rafforzate tra l’Agenzia delle Entrate ed i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.

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Il decreto legislativo n. 128/2015 ha introdotto nell’ordinamento un regime di adempimento collaborativo (c.d. cooperative compliance) al fine di promuovere forme di comunicazione e di cooperazione rafforzate tra l’Agenzia delle Entrate ed i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.
Il D.Lgs. n.13 del 12 Febbraio del 2024, al fine di rafforzare gli istituti di cooperative compliance, ha introdotto l’istituto del Concordato Preventivo Biennale (CPB) mediante il quale, previo accordo tra l’Agenzia delle Entrate e il singolo contribuente, quest’ultimo potrà determinare, per un biennio, il reddito derivante dall'esercizio d'impresa o dall'esercizio di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP. Il nuovo istituto non ha effetti, invece, sulla disciplina IVA.
Il decreto legislativo n. 128/2015 ha introdotto nell’ordinamento un regime di adempimento collaborativo (c.d. cooperative compliance) al fine di promuovere forme di comunicazione e di cooperazione rafforzate tra l’Agenzia delle Entrate ed i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.
Articolo pubblicato venerdì 12/07/2024 sul quotidiano Domani.
Il Consiglio dei Ministri riunitosi in data 24 Maggio 2024 ha approvato in via definitiva il testo del decreto attuativo delle delega fiscale recante la riforma del sistema sanzionatorio.
La Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio con la sentenza n. 2403/17/2024, applicando immediatamente le conclusioni della Corte di Giustizia Europea nella causa C-341/22 del 7 marzo scorso, ha riconosciuto il diritto al rimborso IVA di una società in perdita sistematica, disapplicando l’art. 30 della Legge 724/1994.
Come già trattato in un precedente intervento (ndr 5 marzo 2024), con l’introduzione dell’articolo 2506.1 nel Codice Civile, è stata inserita nel nostro ordinamento una nuova forma di scissione societaria parziale denominata scissione mediante scorporo, attraverso la quale la società scissa assegna parte del suo patrimonio a una o più società di nuova costituzione (ovvero anche a beneficio di società preesistenti, come disposto dalla Massima n. 209 del 7 novembre 2023 del Consiglio notarile di Milano) ricevendo in cambio azioni o quote della medesima.
Con un proprio contributo pubblicato sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” in data 4 aprile 2024, il Partner dello Studio, Martino Vincenti è intervenuto sul tema del “Regime di Adempimento Collaborativo”, così come recepito in Italia dal D. Lgs. 128/2015.
L'art. 38 del Decreto PNRR (D.L. 19/2024) ha introdotto il nuovo credito d'imposta 5.0 per investimenti realizzati nel 2024 e nel 2025 in beni che consentano risparmi energetici oltre determinati limiti percentuali, da riconoscersi in misura crescente in funzione del livello di riduzione dei consumi ottenuto.
L’art. 51 del D.Lgs. 19/2023 ha introdotto nel Codice civile l’art. 2506.1, con il quale ha fatto ingresso nell’ordinamento italiano una nuova variante della scissione, denominata scissione mediante scorporo, attraverso la quale la società scissa assegna parte del suo patrimonio a una o più società di nuova costituzione (ovvero anche a beneficio di società preesistenti, come disposto dalla Massima n. 209 del 7 novembre 2023 del Consiglio notarile di Milano) ricevendo in cambio azioni o quote della medesima, continuando la propria attività.

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