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Sentenza n. 2403/17/2024 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio – immediata applicazione della sentenza della Corte di Giustizia Europea nella causa C-341/22

La Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio con la sentenza n. 2403/17/2024, applicando immediatamente le conclusioni della Corte di Giustizia Europea nella causa C-341/22 del 7 marzo scorso, ha riconosciuto il diritto al rimborso IVA di una società in perdita sistematica, disapplicando l’art. 30 della Legge 724/1994.

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La scissione mediante scorporo come valida alternativa alla trasformazione di una stabile organizzazione in Italia in subsidiary

Come già trattato in un precedente intervento (ndr 5 marzo 2024), con l’introduzione dell’articolo 2506.1 nel Codice Civile, è stata inserita nel nostro ordinamento una nuova forma di scissione societaria parziale denominata scissione mediante scorporo, attraverso la quale la società scissa assegna parte del suo patrimonio a una o più società di nuova costituzione (ovvero anche a beneficio di società preesistenti, come disposto dalla Massima n. 209 del 7 novembre 2023 del Consiglio notarile di Milano) ricevendo in cambio azioni o quote della medesima.

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Scissione mediante scorporo – analogie e differenze rispetto alla scissione tradizionale e al conferimento di beni in natura

L’art. 51 del D.Lgs. 19/2023 ha introdotto nel Codice civile l’art. 2506.1, con il quale ha fatto ingresso nell’ordinamento italiano una nuova variante della scissione, denominata scissione mediante scorporo, attraverso la quale la società scissa assegna parte del suo patrimonio a una o più società di nuova costituzione (ovvero anche a beneficio di società preesistenti, come disposto dalla Massima n. 209 del 7 novembre 2023 del Consiglio notarile di Milano) ricevendo in cambio azioni o quote della medesima, continuando la propria attività.

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L’Amministrazione Finanziaria censura, ai fini dell’abusività, il reinvestimento dei soci uscenti nell’ambito di un’operazione di MLBO

Con la risposta ad interpello n. 22/2024, l’Amministrazione finanziaria conferma la precedente posizione assunta con il principio di diritto n. 1 del 2019, con la quale ha ritenuto che il reinvestimento operato dai soci uscenti, in assenza di compensazione con il credito maturato dalla cessione delle partecipazioni, configuri un’indebita fruizione del beneficio ACE censurabile ai sensi dell’art. 10-bis della Legge n. 212/2000, posto (i) la circolarità dell’operazione ovvero la sua inidoneità a produrre effetti economici apprezzabili che esulino dall’ottenimento di un vantaggio fiscale indebito e (ii) la mancata immissione di nuove risorse finanziarie nel veicolo da parte dei soci uscenti ma la mera circolarità del flusso di denaro.

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Nessuna incompatibilità tra la Direttiva UE 2022/2523 in materia di Global Minimum Tax e il principio unionale della libertà di stabilimento

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023, l’Italia ha formalmente recepito le disposizioni recate dalla Direttiva UE 2022/2523, volte a ridurre i fenomeni di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili in Stati o territori a regime fiscale privilegiato, mediante la previsione di un’imposta minima globale (c.d. Global Minimum Tax) da applicare ai gruppi multinazionali o domestici con ricavi annui, risultanti dal bilancio consolidato della capogruppo, non inferiori ad Euro 750 milioni per due dei quattro esercizi precedenti a quello in corso.

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La legge di Bilancio 2024 prevede l’estensione del regime PEX anche ai soggetti UE privi di una stabile organizzazione in Italia

L’art. 1 co. 59 della Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (Legge di Bilancio 2024) introduce all’art. 68 del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR) il comma 2-bis prevedendo l’estensione della disciplina della participation exemption anche alle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate, aventi i medesimi requisiti valevoli per i soggetti residenti, effettuate da società ed enti commerciali non residenti (i) privi di stabile organizzazione in Italia (ii) residenti in uno Stato UE o SEE che consente un adeguato scambio di informazioni e (iii) soggetti ad un’imposta sul reddito delle società.

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La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), al comma 30, ha istituito un regime permanente per la rivalutazione del costo fiscale delle partecipazioni (sia quotate che non quotate) e dei terreni (agricoli e edificabili), consolidando un istituto oggetto di numerose proroghe nel passato.
E’ stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 del 14 novembre 2024 la legge 166/2024 di conversione del DL 131/2024 (c.d. Decreto Salva infrazioni UE) che reca disposizioni per la chiusura di una serie di procedure d'infrazione con l'Unione europea, tra cui quella che riguarda il regima Iva del distacco di personale.
L'Agenzia delle Entrate, con la pubblicazione della circolare n. 20/E del 4 novembre, illustra gli effetti delle modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 209 del 2023 (Attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale) in relazione alla residenza fiscale di persone fisiche, società ed enti, che sono operative a partire dal 2024.
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 200 dell’11 Ottobre 2024, ha ritenuto elusiva una serie di operazioni straordinarie composta da due conferimenti in neutralità indotta (ai sensi dell'art. 177 co. 2 e 2-bis del TUIR) e da una fusione.
Il 30 Settembre 2024, in attuazione dell’art. 38-bis comma 2 del DPR 600/73, è stato pubblicato il provvedimento n. 372380 dell’Agenzia delle Entrate, con cui sono state chiarite le modalità di sottoscrizione dei processi verbali di constatazione emessi al termine delle attività amministrative di controllo fiscale dal personale dell'Agenzia delle entrate.
Con l’introduzione del D.Lgs. 108/2024 - Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2024, sono state apportate delle modifiche al D.Lgs. 128/2015 integrando la disciplina del regime di adempimento collaborativo (c.d. cooperative compliance - già oggetto in un precedente intervento - 15 luglio 2024). 
Il D.Lgs. n.13 del 12 Febbraio del 2024, al fine di rafforzare gli istituti di cooperative compliance, ha introdotto l’istituto del Concordato Preventivo Biennale (CPB) mediante il quale, previo accordo tra l’Agenzia delle Entrate e il singolo contribuente, quest’ultimo potrà determinare, per un biennio, il reddito derivante dall'esercizio d'impresa o dall'esercizio di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP. Il nuovo istituto non ha effetti, invece, sulla disciplina IVA.
Il decreto legislativo n. 128/2015 ha introdotto nell’ordinamento un regime di adempimento collaborativo (c.d. cooperative compliance) al fine di promuovere forme di comunicazione e di cooperazione rafforzate tra l’Agenzia delle Entrate ed i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.
Articolo pubblicato venerdì 12/07/2024 sul quotidiano Domani.
Il Consiglio dei Ministri riunitosi in data 24 Maggio 2024 ha approvato in via definitiva il testo del decreto attuativo delle delega fiscale recante la riforma del sistema sanzionatorio.

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